Le patologie di spettro depressivo restano uno dei problemi più significativi in termini di incidenza, prevalenza e disabilità a livello mondiale.
I quadri clinici, anche in funzione della influenza delle variabili socio-culturali, tipicamente rappresentate dai fenomeni immigratori in molti Paesi, necessitano di grande attenzione sul piano diagnostico e sul piano delle possibili implicazioni sul versante della comorbilità con patologie somatiche. Inoltre i cambiamenti determinati dalle situazioni contingenti, inclusa la sfida alla salute mentale determinata dalla pandemia SARS-CoV2, portano a definire i percorsi diagnostici sulla base anche delle metodologie di telepsichiatria.
Il miglioramento dei trattamenti risulta certamente elemento importante per la pratica clinica, con necessità di una visione allargata delle implicazioni e del profilo di azione delle nuove molecole oggi disponibili. Tali aspetti implicano una visione d’insieme dei disturbi depressivi, con integrazione di interventi di area riabilitativa, tra cui l’esercizio fisico adattalo nelle varie età della vita.